Sarà pur vero che la produzione ligure annuale rappresenta solo un duecentesimo di quella nazionale, e che gli uliveti sopravvissuti ai tagli e all’abbandono sono sparpagliati tra diecimila aziende dalla dimensione media microscopica, ma è innegabile che il livello qualitativo del vero extravergine locale è sempre di eccellenza. La provincia di Imperia, tradizionalmente, fa la parte del leone: qui due milioni e mezzo di alberi di ulivo in produzione garantiscono, anche nelle annate poco fortunate, una produzione minima attorno ai ventimila quintali di olio, di cui addirittura il 90% viene classificato come extravergine. Non a caso la Riviera Ligure è stata la prima zona italiana a dotarsi della Denominazione di Origine Protetta (DOP).